Michele De Gruttola
4/5
San Donato in Poggio è un Borgo incantevole delle colline fiorentine, immerso nel verde dei boschi ma anche tra ulivi e vigneti ... a perdita d'occhio. La Pieve di San Donato in Poggio è collocata, giungendo da Sambuca o Tavernelle, alle porte del Borgo in una posizione che la rende visibile ... senza ombra di dubbio. E' in stile romanico fiorentino, semplice ma scrigno di opere d'arte di notevole interesse. Cito, ad esempio, la Fonte Battesimale di della Robbia e, sull'altare maggiore, una Croce di scuola giottesca. Ma quello che ha destato in me stupore è un sentimento di pace, favorito dalla solitudine e dai giochi d'ombra che accoglie il "pellegrino". Il Borgo è piccolo ma ben tenuto e merita sicuramente una passeggiata nei suoi vicoli, dove scorci suggestivi si susseguono. La storia di questo Borgo, oggi frazione di Tavernelle Val di Pesa, è legata ad una strada ... la Via Cassia, l'antica Strada Regia Romana, che collegava Firenze a Siena e, quindi, a Roma. Questo la rese centro nevralgico e crocevia, nel bene e nel male, dei traffici ma anche degli "appetiti" delle potenti Città limitrofe. Primo Borgo se lasciavi Firenze ... ultimo se provenivi da Siena, era luogo che si distinse nell'Arte del Cambio. La sua storia si perde nella notte dei tempi, le prime notizie del Borgo si hanno nel 1090 quando, di lì ad un anno, parte di esso fu donato dall'Imperatore Enrico IV al Conte di Modigliana, della potente famiglia dei Conti Guidi. Passò alla Repubblica di Firenze nel 1218 ma due anni dopo, nel 1220, l'Imperatore Federico II confermò ai Conti Guidi il possedimento. Fu sede, nel 1176 e 1265, di trattati di pace tra le repubbliche di Firenze e Siena. Qui furono organizzate le truppe fiorentine in attesa della Battaglia di Montaperti ... con esito infausto per i guelfi. Questo determino saccheggi sia nel territorio che nel Borgo, e portò al trattato, firmato proprio nella Pieve di San Donato al Poggio, un dì di sabato del 1265, l'ultimo di luglio, appunto, tra gli inviati delle due potenti Città. Tale trattato porto ad una "effimera" Lega, con il Borgo Capoluogo. Altro momento "intenso" ci fu nel 1313 quando l'Imperatore Arrigo VII considerò ribelle la Cittadina e la fece attaccare e prendere dalle truppe imperiali. Poi il coinvolgimento nella battaglia di Altopascio tra le forze alleate di Azzone Visconte e guelfe, capitanate da Ramon de Cordova, e le forze ghibelline, capitanate da Castruccio Castracani degli Antelminelli, che vide i guelfi sconfitti e lo stesso Cordova fatto prigioniero. Da ultimo, per San Donato in Poggio, inizio il declino a causa dello spostamento dei traffici da e per Siena, e quindi Roma, attraverso l'asse Tavernelle - Barberino. Oggi, nonostante i danni subiti dal passaggio della 2a Guerra Mondiale, rimane un Borgo suggestivo con angoli di indubbio interesse quali Piazza Malaspina, con Palazzo Malaspina, Palazzo Pretorio e la Chiesa di Santa Maria della Neve e un pozzo a forma ottagonale. Più avanti, andando verso Porta Fiorentina si erge la Torre Campanaria.