Massimo D. F.
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È un negozio dove si può trovare di tutto, il classico bazar di generi vari gestito da personale di origine asiatica.
Credo sia stato aperto da poco tempo, infatti il primo impatto è positivo quanto ad ordine e pulizia.
Anche l'accoglienza è positiva, un buongiorno porto da una commessa carina ma dal vestiario estremamente succinto.
Mi ci reco per l'acquisto del classico cavetto per il collegamento di un apparecchio TV all'antenna.
Puntualmente lo trovo e procedo al suo acquisto assieme a vari altri oggetti. Costo del cavo 3,5 €, lunghezza 5m.
Poco dopo, giunto a destinazione, collego il cavo al TV e con mia grande sorpresa la ricerca dei canali non ha successo: 0 canali trovati.
Riprovo, niente. Passo a fare tutte le verifiche possibili. Lo provo su un altro TV con i canali già installati, segnale assente. Provo un altro cavo sul primo TV, la ricerca ha esito positivo con circa 300 programmi trovati.
Anche se mi pare impossibile, comincio a pensare che il cavo di fabbricazione cinese non sia funzionante ed un dettaglio mi porta a pensarlo ancora di più, infatti al momento dell'apertura avevo notato che la confezione non fosse integra.
Senza troppo pensarci ritorno sui miei passi, con il cavo nella sua confezione e lo scontrino entro ancora nel negozio dove all' ingresso incontro la ragazza dal vestiario succinto.
Espongo rapidamente il problema riscontrato e chiedo la sostituzione del cavo, risposta; non posso sostituirlo poiché la confezione è aperta!
Faccio presente che:
1. Non avrei potuto trovare il cavo mantenendo chiusa la confezione
2. La confezione era già aperta al momento dell'acquisto
3. Non pretendevo il cambio perché l'articolo non fosse di mio piacimento, ma solo e soltanto perché non funzionante
Dopo un rapido consulto di questa con il signore di origine cinese alla cassa ho finalmente l'assenso per la sostituzione dell'articolo.
Ne prendo uno nuovo e mi assicuro dell'integrità della confezione.
Torno alla mia destinazione e dopo una rapida verifica scopro che anche questo cavo non funziona.
Ora il mio disappunto comincia ad aumentare e decido che avrei restituito l'articolo chiedendo la restituzione della somma pagata (3,50 €).
Data l'ora tarda mi reco ancora al negozio la mattina successiva.
La solita ragazza dal vestiario succinto mi riconosce e mi domanda se anche quella confezione fosse aperta, poiché qualcuno, secondo lei, si era divertito ad aprirne diverse.
Le rispondo che avevo provveduto io ad aprirla e che avevo verificato il mancato funzionamento del cavo e che pertanto avessi maturato di recedere dall'acquisto.
Risposta: non possiamo restituire il denaro, l'alternativa era acquistare altro o ricevere un buono per acquisti successivi. Assolutamente contrariato declino la proposta e pretendo la restituzione del denaro, facendo presente che la legge fosse dalla mia parte e che non ci trovavamo in Cina.
A questo punto i toni della discussione si alzano nettamente ed intervengono due asiatici che mi sventolano sotto il naso un cartello unto, logoro e scritto a mano riportante l'avviso che non si sarebbe restituito il denaro.
Ovviamente gli consiglio un uso più corretto del loro cartello ed insisto nella mia richiesta.
Sono assolutamente irremovibili, chiedo comprensione alla ragazza dal vestiario succinto e per tutta risposta mi dice che quei signori non rappresentano l'azienda.
Avvio allora la ripresa discreta di quanto stava avvenendo.
La ragazza mi invita a non riprenderla, ma incurante delle sue urla reitero e registro la mia richiesta, registro la loro risposta negativa, raccolgo il cavo non funzionante e lo scontrino e vado via molto contrariato per l'accaduto.
A mai più!
PS: ho acquistato 2m di cavo e due spinotti poco più avanti (€ 2,20), ho costruito personalmente il cavo che ovviamente mi ha consentito di utilizzare l'altro TV. Kim