Grotta Guglielmo - Faggeto Lario, CO

Name: Grotta Guglielmo
Rating: 4.2

Indirizzo: Unnamed Road, 22020, Faggeto Lario CO, Italia.

Sito web: triangololariano.it.
Specialità: Punto di riferimento storico.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 11 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.2/5.

Posizione di Grotta Guglielmo

La Grotta Guglielmo è un punto di riferimento storico che vale la pena visitare. Situata a Faggeto Lario CO, Italia, con l'indirizzo: Unnamed Road, 22020, offre un'esperienza unica per chiunque sia interessato alla storia locale.

Questa grotta è facilmente accessibile alle sedie a rotelle, il che la rende adatta a un pubblico più ampio. Il parcheggio è anch'esso accessibile alle sedie a rotelle, il che semplifica l'accesso alla grotta.

La Grotta Guglielmo ha ottenuto un punteggio medio di 4.2/5 su un totale di 11 recensioni su Google My Business. Questa media delle recensioni indica che la maggior parte delle persone che hanno visitato la grotta hanno avuto un'esperienza positiva.

Se stai cercando un'esperienza unica e interessante, non cercare oltre. La Grotta Guglielmo è la destinazione perfetta per te. Il suo fascino storico e la sua accessibilità la rendono una scelta eccellente per chiunque sia interessato alla storia locale.

Per saperne di più sulla Grotta Guglielmo e per pianificare la tua visita, ti consigliamo vivamente di visitare il loro sito web. Qui potrai trovare informazioni sui loro orari di apertura, i loro servizi e altro ancora. Non vediamo l'ora di darti il benvenuto alla Grotta Guglielmo

Recensioni di Grotta Guglielmo

BRUNO BRIZZOLARA

5/5

Luogo strategico sulle vie del Triangolo Lariano. Arrivando dal rifugio Riella si può proseguire per la Colma di Sormano, scendere a Palanzo o Piani di Nesso via bocchetta di Sciff o salire al Monte Palanzone.

Enrico Sprea

5/5

La grotta si trova sulla mulattiera che sale dal Rifugio Riella verso la Colma di Sormano, poco prima del Cippo Marelli.
L'ingresso è chiuso da un cancello e
l'esplorazione è riservata ai soli speleologi esperti.
Fu scoperta alla fine dell'ottocento da Guglielmo Bressi, ma solo nel 1952 il Gruppo Grotte Debeiyak di Trieste riuscì a raggiungerne il fondo. Da allora la grotta è stata più volte discesa.
Nel 1986, speleologi di Novara, riuscivano a collegare un ramo a -350 metri, con il vicino abisso del monte Bul.
Nell'agosto del 1965 qui perdeva la vita il giovane speleologo milanese Gianni Piatti, che aveva affrontato l'esplorazione insieme ad un compagno. Il corpo venne recuperato dal fondo della grotta ad una profondità di 452 m. Il giovane, mentre si accingeva a salire, a causa di un improvviso malore è precipitato sul fondo, mentre il compagno affrontava da solo la dura salita per cercare soccorsi.
Dietro il cancello, una targa ricorda lo speleologo scomparso.